L’attacco di panico

Quel panico improvviso e incomprensibile che colpisce sempre più giovani e meno giovani.

Pochi minuti di sensazioni corporee e vissuti drammatici che sembrano non terminare mai.

Risultati immagini per pauraE’ molto comune trovarsi, dopo aver vissuto questi tremendi momenti e avere la certezza che non siano il sintomo di nessuna patologia fisica, a non riuscire proprio a capire che cosa ci stia succedendo e perché.

Facciamo un passo indietro. Prima di iniziare a pensare di aver avuto un attacco di panico generalmente si affrontano tutta una serie di indagini mediche per cercare di capire cosa stia succedendo al nostro corpo.

In alcuni casi il malessere è talmente forte che ci si reca in pronto soccorso con la convinzione che vi sia qualcosa di fisico che proprio non va, qualcosa di grave che fisicamente ci sta accadendo.

In altri casi ci si rivolge, allarmati, al proprio medico di base che prescriverà una serie di analisi mediche da fare.

Risultati immagini per aiuto medicoIl sentimento prevalente in questi momenti è il desiderio che qualcuno scopra, per noi, il prima possibile quale sia il problema e “rimetta tutto al proprio posto”, eliminando questo fastidioso e preoccupante sintomo che, aimè, ci ha colpiti per dimenticarlo il prima possibile.

E’ generalmente dopo questa trafila di indagini mediche che arriva il momento in cui qualcuno ci dice ciò che non siamo pronti ad ascoltare: Non hai niente.

Una frase che può apparire a prima vista rassicurante ma che, in realtà, ci costringe a scendere a patti col fatto che quel qualcosa che non va è qualcosa che non si vede attraverso una TAC o un prelievo ematico.

Ci tengo a sottolineare che l’approccio del “non hai niente” è quantomeno fuorviante.

Avere un attacco di panico è ben lontano dal “non avere niente”, ma purtroppo, per cultura, siamo abituati a pensare che esista ed abbia consistenza solo ciò che si tocca, si vede e ha evidenza concreta.

Avere un attacco di panico implica, in primis, la necessità di fermarsi.

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Fermarsi a vedere, capire e farsi delle domande, spesso per la prima volta.

Generalmente l’attacco di panico è sì improvviso, ma arriva quando il corpo e la mente hanno inviato tanti micro segnali che non ci siamo fermati ad ascoltare.

L’attacco di panico è un segnale forte e chiaro.

E’ come chiamare qualcuno a gran voce quando non riusciamo ad attirare la sua attenzione e abbiamo un messaggio importante da comunicare.

La psicoterapia offre la possibilità di accogliere questo segnale ed esplorarlo, per comprendere cosa il nostro corpo ci vuole comunicare, cosa c’è che proprio non va e che non riusciamo a vedere.

Lo psicoterapeuta non “rimette tutto al proprio posto”.

Risultati immagini per strada nel paesaggioLo psicoterapeuta accompagna, mostra la strada, fornisce input e offre un sostegno e una guida alla comprensione. La psicoterapia facilita e promuove, infatti, la comprensione del problema (e quindi di sé) affinchè la persona recuperi gradualmente quella sicurezza e quel benessere che desidera riconquistare.

 

Dott.ssa Daniela Cinti, Psicologa Psicoterapeuta