Siamo abituati a considerare la dipendenza come qualcosa da evitare accuratamente.
La società attuale ci impone di considerare L’individualismo e la completa autonomia (illusoria, tra l’altro) come valori imprescindibili da conquistare a tutti i costi.
In realtà la dipendenza dal partner é qualcosa di sano e naturale che fa parte di ogni relazione affettiva, in particolare nella prima fase di innamoramento.
Perché allora a volte la dipendenza affettiva costituisce una grossa limitazione al benessere emotivo della persona e necessità di essere trattata?
Questo accade perché, se é vero che la “simbiosi” e l’attaccamento all’altro delle prime fasi di una relazione sono indispensabili per far sì che si crei un legame solido e stabile, questo stato non può perdurare a lungo.
La capacità di amare consiste proprio, infatti, nell’accettazione dell’altro come individuo separato da noi e con le proprie caratteristiche e nella capacità di riappropriarsi anche della propria individualità, venuta meno nella fusione dell innamoramento.
Caduto il velo dell’innamoramento iniziale i partner si “vedono” per quello che sono. L’idealizzazione si sfalda e l’altro ci appare esattamente per quello che ê. É proprio in questo momento che alcune relazioni si interrompono in quanto il confronto con la realtà appare insoddisfacente e la caduta dell’illusione fa crollare il rapporto.
In altri casi invece la coppia diventa realmente tale e ci si inizia ad amare. In questo delicato processo la dipendenza affettiva iniziale si trasforma in amore per sé e per l’altro.
L’amore implica non solo l’accettazione della natura dell’altro ma anche della sua individualità e della sua realizzazione personale e, al contempo, della propria.
Quando invece il bisogno di mantenere in vita questa prima fase sovrasta le individualità della coppia, possiamo parlare di una dipendenza affettiva dannosa.
In questo caso la percezione che si ha é che la nostra vita assuma un senso solo in relazione alla presenza e alla vicinanza dell’altro. Una posizione pericolosa in quanto impoverisce di stimoli la nostra quotidianitá e inaridisce la relazione che diventa unicamente la risposta ad un bisogno, più che il frutto di un amore.
Prendersi cura della propria dipendenza affettiva equivale quindi ad imparare a stare in una relazione autentica con sé e con l’altro.
Equivale ad imparare ad amarsi. Ed ad amare.
Dott.ssa Daniela Cinti
Psicologa Psicoterapeuta