Vi è mai capitato che le vostre aspettative si siano trasformate in realtà?
Eravate proprio convinti che quel fatto si sarebbe verificato, a dispetto di ogni segno tangibile ed in effetti è successo.
In questi casi spesso ci troviamo di fronte alla profezia che si autoavvera, un meccanismo psicologico, introdotto negli anni 70 dal sociologo Merton, che ci porta ad assumere inconsciamente comportamenti e azioni che fanno verificare proprio ciò che ci aspettiamo
In questi casi la nostra convinzione incide fortemente sulla realtà, plasmandola: ci si comporta inconsciamente in modo tale che le cose vadano proprio come era stato previsto.
Facciamo un esempio:
Giorgio è convinto di non essere tagliato per il lavoro per cui è stato appena assunto sebbene gli piaccia e ne abbia tutte le competenze necessarie. È convinto che prima o poi qualcuno se ne accorgerà.
Giorgio affronta il lavoro, quindi, con grande ansia e apprensione, dovuta a questa convinzione, che lo porta a sbagliare, a nascondere i propri errori per la paura di essere scoperto e più lo fa più si convince ancor più che prima o poi la sua incompetenza sarà visibile a tutti.
Questa convinzione e condizione che inizia a profilarsi lo porta, inoltre, a un grande nervosismo per cui inizia, inconsapevolmente, ad essere ostile e scontroso verso i colleghi che pian piano inizieranno a prestare maggiore attenzione alla sua persona e al suo operato fino a … scoprire e riferire al capo le carenze del suo lavoro. Proprio ciò che Giorgio temeva e di cui si era convinto si è verificato.
Questa è una profezia che si autoavvera.
È un meccanismo psicologico purtroppo molto comune: esserne consapevoli è certamente utile a modificare il nostro pensiero e comportamento e limitare i danni!
È quindi importante riflettere sulle proprie aspettative e relativi comportamenti per capire dove stiamo andando e se la direzione è quella che desideriamo.
Qualora non dovesse essere così proviamo ad immaginare scenari diversi.. la profezia che si autoavvera può essere anche positiva!
🌀 Curiosità:
L’esperimento di Robert Rosenthal (1974) sulla profezia che si autoavvera ha dato origine a quello che chiamiamo “effetto Pigmalione“.
Questo ricercatore chiese a delle maestre di scuola primaria di effettuare dei test di intelligenza agli alunni di prima elementare all’inizio dell’anno scolastico.
Vennero poi sottoposti alle maestre gli esiti (falsi, inventati ad hoc) dei test, manipolati in modo tale che metà classe risultasse più intelligente e diligente dell’altra, generando così precise aspettative nei loro confronti. Alla conclusione dell’anno scolastico le votazioni del gruppo risultato ad inizio anno falsamente più intelligente furono effettivamente migliori.
Rosenthal concluse, quindi, che le aspettative delle maestre generavano atteggiamenti diversi nei confronti dei bambini ritenuti più intelligenti degli altri portandoli ad ottenere voti più alti (e viceversa).
Bibliografia:
Merton R. (1971) “La profezia che si autoavvera” in Teoria e Struttura Sociale, Bologna, Il Mulino.
Rosenthal R., Jacobson L. (1974), Pygmalion in the classroom, Irvington.